Wat Arun, come visitare il Tempio dell’Alba a Bangkok

Dove si trova e come fare per visitare Wat Arun a Bangkok, il suggestivo Tempio dell’Alba situato sulle rive del fiume Chao Praya nel centro della capitale thailandese. Orari di apertura, prezzo del biglietto d’ingresso e consigli su come arrivare facilmente al tempio.

In questo articolo puoi trovare tutte le informazioni utili per organizzare la visita ad uno dei templi di Bangkok più belli e suggestivi, il Wat Arun, conosciuto anche come Tempio dell’Alba; una delle tappe che non possono assolutamente mancare nel tuo itinerario di viaggio in Thailandia. Scopriamolo insieme!

Le origini del Wat Arun

La prima versione di questo tempio non assomigliava affatto alla maestosa opera che vediamo oggi. La struttura era piccolissima, aveva un nome diverso – Wat Makok, che significa tempio degli ulivi – e aveva ben poca importanza nel mondo thai.

Wat Arun tempio alba Bangkok

Le cose cambiarono nell’era successiva al regno di Ayutthaya, quando il sovrano Taksin mutò il nome del tempio in Wat Chaeng e lo rese parte del complesso del Palazzo Reale.

Il piccolo Tempio degli Ulivi si trasformò così uno dei luoghi più sacri di tutta la Thailandia, poiché divenne la dimora ufficiale della veneratissima statua del Buddha di Smeraldo, uno dei manufatti più importanti della cultura thai. Durante il regno di Rama I, che trasferì la capitale del Paese da Thonburi a Bangkok, il Buddha di Smeraldo venne poi spostato all’interno del Wat Phra Kaew, dove è conservato ancora oggi.

Fu il sovrano Rama IV a dare al Wat Arun il suo nome definitivo — ovvero Wat Arunratchawararam — in onore di Aruna, la divinità induista dell’alba (da qui il soprannome del tempio). Nel corso dei secoli la struttura venne sottoposta ad una serie di importanti ristrutturazioni e ampliamenti che la trasformarono nell’imponente complesso che possiamo ammirare ancora oggi.

Tempio dell’alba di Bangkok, cosa vedere

Il complesso architettonico del Wat Arun è piuttosto vasto ed è composto da diversi edifici. Quello più maestoso è sicuramente il prang, la gigantesca e bianchissima guglia centrale realizzata in stile khmer e decorata con migliaia di frammenti di porcellana cinese.

All’epoca della prima costruzione misurava solo 16 metri, ma con le successive ristrutturazioni raggiunse ben presto gli 81 metri d’altezza.

È possibile salire fino alla prima rampa di scalini percorrendo una delle quattro scalinate situate ai lati della torre, ognuna delle quali consente di accedere anche ai vari livelli della struttura. Ci sono infatti tre terrazze presso cui è possibile fermarsi per ammirare il panorama e le opere che le caratterizzano.

Il primo livello, ad esempio, è decorato con una serie di cariatidi che rappresentano le divinità Yaksa (protettrici della Natura), oltre a bassorilievi raffiguranti scene di vita del Buddha e svariate statue dei Kinnara, creature mitologiche per metà umane e metà volatili.

Il secondo livello, invece, è caratterizzato dalla presenza di numerose statue a forma di scimmia — un richiamo a un poema epico thai chiamato Ramakien — e altri Kinnara.

L’ultimo livello è più piccolo rispetto ai precedenti e ospita quattro nicchie che custodiscono altrettante statue raffiguranti il dio Indra, un guerriero appartenente alla mitologia indiana. Da questa terrazza si gode una splendida vista sull’intera città e sul fiume Chao Praya.

Intorno alla guglia principale o Prang, che vanta un diametro di ben 234 metri, sorgono quattro prang minori, originariamente costruiti per onorare il dio dei venti Phra Phai, che simboleggiano i continenti del mondo. Il prang centrale, invece, rappresenta il Monte Meru, che nella cosmologia induista corrisponde al centro dell’universo.

Wat Arun, i giardini e la Sala dell’Ordinazione

Dopo aver visitato tutti i prang presenti nel complesso, ti consiglio di fare due passi nei cortili del tempio dell’alba e di dirigerti verso la Sala dell’Ordinazione, luogo che ospita una statua del Buddha realizzata da Rama II in persona — o almeno, così narra la leggenda. Ai piedi della statua, tra l’altro, riposano le ceneri dell’antico monarca.

Poco più in là, invece, troverai due templi minori chiamati Bot Noi e Vihan Noi, costruiti durante l’epoca del regno di Ayutthaya. Il primo era l’antica Sala dell’Ordinazione, prima che venisse spostata nell’attuale location: al suo interno, infatti, è ancora possibile ammirare il letto in teak sul quale re Taksin amava giacere quando si ritirava nel tempio per meditare.

Credo che la parte più interessante dell’intero complesso siano gli affreschi che decorano le pareti di ciascun edificio. Il protagonista assoluto dei dipinti e dei mosaici del tempio dell’alba è sempre il Buddha: le scene di vita quotidiana, le statue disseminate per tutto il complesso e i dettagli raffiguranti simboli di origine buddista e induista sono di grande ispirazione sia per i fedeli che per le migliaia di turisti che ogni anno passano di qui.

Dove si trova il Wat Arun?

Il tempio dell’alba di Bangkok si trova nel distretto di Yai, all’interno del quartiere Thonburi, situato sulla riva destra del fiume Chao Praya.


Come arrivare, orari di apertura e biglietti d’ingresso

Il modo migliore per raggiungere il tempio è a bordo delle barche che fanno la spola tra una riva e l’altra del fiume, un’esperienza di per sé indimenticabile. Per arrivarci devi recarti al molo Tha Tien e attendere il tuo turno per salire a bordo — i traghetti sono abbastanza frequenti, perciò non dovrai aspettare molto.

Il costo della traversata è di soli 3 THB (0,80€). Il tempio è aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 17:30 e il biglietto di ingresso costa solo 100 THB (2,80€).

Se ti stai chiedendo quand’è il momento migliore per visitarlo ti dico subito che l’alba e il tramonto visti da qui sono imbattibili! La luce dorata accarezza le decorazioni delle guglie facendole risplendere come gioielli, e dona a tutto il complesso un’atmosfera speciale.

Puoi visitare Wat Arun anche con un tour organizzato, se preferisci affidarti ad una guida per ammirare questa meraviglia architettonica della capitale thailandese:

Bene, ora sai cosa c’e da vedere al Wat Arun e anche come raggiungerlo. Non ti resta che farmi sapere cosa ti colpirà di più di questo bellissimo tempio una volta che l’avrai visitato!

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