Cenni storici e curiosità sulla bandiera della Germania, significato dei colori nero giallo e rosso e caratteristiche tecniche, origini della bandiera tedesca nel corso della storia.
Tutti conosciamo la bandiera della Germania, unica nel suo genere e nei colori caratteristici di questo Paese, ma non molti conoscono il significato e le origini del drappo nazionale. Ecco quindi le caratteristiche, la storia e alcune curiosità da sapere sulla bandiera tedesca.
Bandiera della Germania: caratteristiche
Le proporzioni sono di 3:5 e i colori secondo il modello RGB sono i seguenti:
- Nero: R:0 G:0 B:0;
- Rosso: R:221 G:0 B:0;
- Oro: R:255 G:206 B:0.
La bandiera venne usata inizialmente nel 1848 durante la Confederazione tedesca e successivamente dalla Repubblica di Weimar negli anni compresi tra il 1919 e il 1933, per poi essere utilizzata ufficialmente dalla Germania Ovest nel 1949.
Significato dei colori e origini della bandiera tedesca
A partire dal 1840 una bandiera con i colori nero-rosso-oro venne usata come simbolo del movimento contro il Partito Conservatore Tedesco, che venne creato in Europa dopo la sconfitta di Napoleone.
Esistono diverse teorie riguardanti le origini della combinazione di colori usata nella prima bandiera tedesca del 1848, simile a quella dei giorni nostri. Una delle tante indica che i colori si ispirarono a quelli della associazione studentesca Jenaer Burschenschaft, fondata su ideali nazionalisti e liberali.
Alcuni storici pensano che i colori presero ispirazione dallo stemma presente sullo stendardo del Sacro Romano Impero, in cui è raffigurata una aquila di color nero, con artigli e becco rossi, su sfondo color oro.
Altra teoria plausibile invece riguarda le uniformi utilizzate dai volontari del Lützowsches Freikorps, un corpo militare creato per guidare la lotta contro l’occupazione di Napoleone, che erano principalmente nere con inserti rossi e bottoni di color oro.
Non esiste in ogni caso una spiegazione ufficiale, ma a partire da quel periodo i colori della bandiera della Germania vennero associati al liberalismo e adottati ufficialmente nel 1949.
Storia della bandiera della Germania
Il Sacro Romano Impero non aveva una bandiera nazionale, ma il nero e l’oro erano usati come colori ufficiali e rappresentati nello stendardo imperiale raffigurante un’aquila nera su fondo dorato. Agli inizi del XIV secolo, gli artigli e il becco dell’aquila vennero colorati in rosso e successivamente, a partire dall’inizio del XV secolo, venne utilizzata un’aquila a due teste.
Una prima apparizione del tricolore simile a quello usato ai giorni nostri ma con proporzioni differenti, risale al 12 maggio 1778, quando Enrico XI venne nominato per governare il Principato di Reuss-Greiz.
Nel 1804, Napoleone Bonaparte dichiarò il Primo Impero francese e l’imperatore del Sacro Romano Impero Francesco II della dinastia degli Asburgo dichiarò il suo dominio sull’Impero austriaco, diventando così Francesco I imperatore d’Austria, adottando una bandiera dai colori nero e oro.
Durante questo periodo, vennero introdotti i colori rosso e bianco in una bandiera di guerra con croce bianca su sfondo rosso; una sorta di croce di San Giorgio a colori invertiti, adottata inoltre dalla Lega anseatica e usati ancora oggi nelle bandiere di alcune città come Brema e Amburgo.
Con la fine del Sacro Romano Impero nel 1806 e la successiva creazione della Confederazione del Reno, vennero usate bandiere differenti, tra cui quella blu-bianco-rossa della Francia e lo stendardo di Napoleone.
Durante le guerre napoleoniche, la lotta tedesca contro l’occupazione francese venne guidata dai volontari del Lützowsches Freikorps, che utilizzavano uniformi nere con rivestimenti rossi e bottoni d’oro; l’uso di questi indumenti da parte di studenti universitari e accademici provenienti da tutta la Germania, e la particolare combinazione di colori, ottenne molta popolarità tra il popolo tedesco.
Di ritorno dalle guerre, le persone che componevano il Lützowsches Freikorps decisero di fondare l’associazione studentesca Urburschenschaft a Jena nel giugno 1815, adottando una bandiera con tre bande orizzontali di uguale misura e di colore rosso, nero e rosso, con rifiniture in oro e un ramo di quercia dorata all’interno della fascia centrale.
In quegli anni l’idea di uno stato tedesco unificato iniziò a prendere forma all’interno dell’Urburschenschaft e simili associazioni che vennero create in seguito all’interno della Confederazione, pertanto i colori nero, rosso e oro divennero il simbolo di questo desiderio di uno stato tedesco libero da oppressioni.
Durante la manifestazione popolare del Festival di Hambach del 1832 e nel 1848-1849 con la Rivoluzione tedesca, le persone cominciarono a sventolare una bandiera con quei tre colori caratteristici, e il Bundestag della Confederazione decise frettolosamente di adottarla ufficialmente.
Nel 1867 con lo scioglimento della Confederazione tedesca si decise di combinare i colori della bandiera della Prussia (bianco e nero) con i colori anseatici (rosso e bianco) per creare un tricolore orizzontale nero-bianco-rosso e renderlo ufficialmente la bandiera della Germania fino alla fine dell’Impero tedesco nel 1918.
A seguito della dichiarazione della repubblica tedesca nel 1918 e della creazione della Repubblica di Weimar nell’agosto del 1919, venne designata come bandiera tedesca il vecchio tricolore nero-rosso-oro fino al 30 gennaio 1933, quando prese il potere il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori – conosciuto come Partito nazista – e Adolf Hitler fu nominato cancelliere tedesco.
Nel 1935 la bandiera nazista venne adottata come unica bandiera nazionale della Germania; il disegno prevedeva una svastica nera all’interno di un cerchio bianco su sfondo rosso. Il significato di questi colori – spiegato da Hitler nel testo del Mein Kampf – era il seguente: il bianco era associato al nazionalismo, il rosso al socialismo e il nero della svastica alla lotta per il trionfo della razza ariana.
Alla fine della seconda guerra mondiale una legge decise di abolire tutti i simboli nazisti e abrogare le leggi relative a quel periodo, vietando l’uso ed esposizione di svastiche in Germania.
Divisione della Germania e bandiere Germania Est e Ovest
In seguito alla divisione della Germania in due e l’introduzione della Repubblica Democratica Tedesca (DDR, Germania Est) e Repubblica Federale di Germania (BRD, Germania Ovest), vennero usate bandiere molto simili tra di loro ma con l’aggiunta di alcuni elementi caratteristici.
Inizialmente il tricolore nero, rosso e oro venne utilizzato sia dalla Germania Ovest che dalla Germania Est dal 1949 al 1959.
Nel 1959 la Germania Est decise di adottare lo stesso tricolore con l’aggiunta di un simbolo al centro della bandiera, l’emblema della Repubblica Democratica Tedesca raffigurante un martello ed un compasso su sfondo rosso, circondati da due spighe e intrecciati con un nastro tricolore.
Curiosamente e per un breve periodo, dal 1956 al 1964, le due Germanie presero parte ai Giochi olimpici invernali ed estivi come unica squadra, adottando una bandiera tedesca raffigurante gli anelli olimpici al centro.
La squadra prese parte ai giochi olimpici di Melbourne del 1956 e ai Giochi olimpici di Tokyo nel 1964, oltre alle Olimpiadi invernali del 1956, 1960 e 1964. Nell’edizione successiva del 1968, svolta a Città del Messico, i due stati parteciparono con due differenti squadre, la Germania Ovest e la Germania Est, mantenendo però l’inno e la bandiera tedesca in comune.
Dopo la caduta del muro di Berlino nel novembre 1989 molti tedeschi della Germania dell’est decisero di rimuovere dalle loro bandiere l’emblema della Repubblica Democratica Tedesca, e ufficialmente il 3 ottobre 1990 il tricolore nero-rosso-oro divenne la bandiera della Germania riunificata.
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