Lavorare online e viaggiare, è davvero possibile? Certamente! Probabilmente avrai sentito parlare dei nomadi digitali se hai già cercato informazioni su questo argomento. Ma chi sono e cosa fanno questi sconosciuti? Ormai questo termine è entrato a far parte del linguaggio comune, ma forse non tutti hanno capito cosa significhi davvero.
In questo articolo ho riassunto tanti consigli e il mio punto di vista su un tema che mi tocca da vicino, perché anche io lavoro viaggiando in giro per il mondo come nomade digitale.
Se mi conosci e mi segui da tempo saprai che a settembre 2013 ho deciso di intraprendere uno stile di vita da location independent o nomade digitale, rinunciando alla sicurezza di un posto di lavoro fisso a Londra, per inseguire il mio personale sogno di essere libero e decidere indipendentemente quello che voglio fare nella vita.
Ho quindi passato questi anni a dedicarmi al mio progetto con un solo obiettivo: creare un lavoro online che mi permettesse di viaggiare in giro per il mondo senza avere l’obbligo di risiedere fisicamente in un solo posto e diventare un nomade digitale.
Iniziare questo percorso è stata la scelta più coerente e in linea con le mie passioni e ambizioni, nonostante sia stata anche quella più difficile e fuori dalle righe.
Da quando ho preso questa decisione inoltre, ho ricevuto tantissime domande di persone che mi chiedevano come fare per vivere e lavorare viaggiando, quali lavori sono più adatti per intraprendere questo stile di vita e tante altre curiosità e dubbi legati al nomadismo digitale.
Con questo articolo proverò a tirare le somme sulla mia esperienza e condividere il maggior numero di informazioni sull’argomento, nella speranza di essere d’aiuto anche per altri ragazzi e ragazze che vogliono iniziare questo affascinante percorso.
Lavorare viaggiando come nomade digitale, è davvero possibile farlo?
Il grosso punto di domanda che avevo nella testa prima di partire era proprio questo; sarò in grado di arrivare in un Paese che non conosco e mettermi al lavoro piuttosto che girare la città come un turista?
Durante tutti i miei viaggi però, sono sempre riuscito a trovare un giusto compromesso tra svago e lavoro a distanza; per riuscirci, tendo a fermarmi più a lungo in un determinato luogo in modo da aver tempo sia per lavorare che per visitare la città in cui mi trovo.
Quindi, la risposta alla domanda iniziale è: si, è possibile, ma ci vuole disciplina e tanta forza di volontà.
Tutti possono intraprendere questo stile di vita? Si e no, dipende! Devi innanzitutto cambiare mentalità sul modo di lavorare; se sei una persona che ama il confronto personale con i colleghi, non fa per te. Se ti piace avere una sicurezza economica e uno stipendio fisso a fine mese, ancora, questo stile di vita probabilmente non fa per te.
Ma se invece ti piace veder nascere e crescere il tuo progetto personale e oltre a questo senti spesso il bisogno di cambiare orizzonti e non riesci a stare fermo nello stesso luogo per troppo tempo, forse essere nomade digitale è quello che stai cercando.
Cosa significa veramente essere nomadi digitali?
Come accennato in precedenza, una persona che si definisce nomade digitale o digital nomad in inglese, solitamente lavora sfruttando le potenzialità del web e si sposta senza avere un luogo fisso dove lavorare e vivere.
Quindi se sei un programmatore, un blogger oppure un esperto di web marketing e ami viaggiare, c’è una buona probabilità che puoi iniziare anche tu questo percorso, ma devi essere pronto a cambiare mentalità e stravolgere molti aspetti e abitudini del tuo modo di vivere.
Io stesso infatti sono cambiato molto durante questi anni; innanzitutto ho rifiutato molte offerte di lavoro perché per ognuna avrei dovuto accettare nuovamente un posto di lavoro fisso, abbandonando il mio sogno di vivere viaggiando.
Puoi pensare che sono pazzo, ma sono convinto del mio progetto e tornare ad un lavoro stanziale vorrebbe dire vanificare tutti gli sforzi fatti fino a questo momento.
Ho imparato anche a non avere orari e se prima ero abituato a lavorare dalle 8 alle 18, da lunedì a venerdì, ora posso lavorare molte più ore, nei weekend e anche di notte. Ma non è un problema, perché sono appassionato a quello che sto facendo e ogni minuto che passo attaccato al mio MacBook scrivendo articoli o inviando mail, è un passo avanti per la crescita del mio business.
Anche se molti non capiscono o non condividono la mia scelta e pensano sia solo un gioco, per me non lo è affatto. Ho cambiato prospettiva su molte cose, come ad esempio sul lavoro, sulla felicità e sul viaggio. Una prospettiva alimentata dalla voglia di dimostrare a me stesso e al mondo intero che una vita differente è possibile.
Vedo tante persone che non sono felici della propria situazione che però non fanno nulla per migliorarla. Ho smesso di lamentarmi del traffico ogni mattina per raggiungere l’ufficio e non sento la necessità di fare 2 settimane di vacanze all’anno spendendo tutti i risparmi di 11 mesi di duro lavoro.
Ho imparato che il mio tempo è più prezioso di uno stipendio a fine mese e che non ho nemmeno bisogno di tutti i soldi che guadagnavo prima. Infatti le mie entrate attuali sono molto più basse rispetto a quando vivevo a Londra, ma poter lavorare a qualcosa di cui sono veramente appassionato e avere la possibilità di spostarmi quando ho voglia di farlo, ha un valore maggiore di qualche centinaia di € in più nel mio conto in banca.
Questo per farti capire a te che stai leggendo e ti stai chiedendo Ma potrò fare la stessa cosa anche io? la mia risposta è: se lo faccio io, lo puoi fare sicuramente anche tu! Ma devi cambiare modo di affrontare la vita e il mondo del lavoro ed essere determinato fino in fondo ad inseguire il tuo sogno.
Chi sono i nomadi digitali?
Parto dalla definizione trovata su Wikipedia:
Generalmente sono minimalisti e lavorano da casa o da appartamenti turistici, hotel, spazi di lavoro condivisi come coworking, bar e café etc. portando a termine incarichi che normalmente si completano in un unico luogo.
Alcuni sono sempre in viaggio, altri invece si fermano più a lungo in una sola città o Paese.
Se fino a qualche anno fa questo stile di vita era meno diffuso, ora i nomadi digitali si riconoscono subito. Sono quelli che non si separano mai dal computer portatile e che, quando ordinano un caffè, chiedono anche la password del Wi-Fi. Ovunque si trovino.
È facile incontrarli negli aeroporti, in coda al gate con i loro zaini enormi sulle spalle, in attesa di imbarcarsi verso la prossima destinazione. Ma anche nelle caffetterie, dietro le scrivanie di un coworking e da qualche parte nel sud-est asiatico, ad esempio in Thailandia, una delle mete più gettonate tra chi decide di vivere e lavorare viaggiando.
Non sono creature mitologiche ma persone normali che hanno avuto il coraggio di fare una scelta diversa, forse un po’ fuori dagli schemi, e hanno scelto di investire su loro stessi per riprendersi la libertà di gestire il proprio tempo come meglio credono.
Possono lavorare online e viaggiare allo stesso tempo grazie a internet. Tutto quello di cui hanno bisogno è una connessione stabile e un computer da cui scrivere, tradurre, programmare, disegnare, rispondere alle chiamate e quant’altro.
Certo, come ti ho accennato all’inizio di questo articolo, non è che sia tutto rose e fiori. La vita da freelance nomade digitale è dura, non è per tutti. L’incertezza economica, lo stress di andare continuamente alla ricerca di nuovi clienti, le fatture da inviare ogni mese, i mancati pagamenti.
Però… è anche l’occasione per realizzare un sogno che rimandi da troppo tempo, magari per via degli straordinari che ti impegnano fino a tarda sera. È il momento di plasmare una vita sui tuoi ritmi, e non su quelli imposti da qualcun altro. È l’opportunità di gestire le cose a modo tuo e di prenderti tutte le responsabilità, sia per i successi che per i fallimenti.
Tutto questo ti intimorisce o ti fa venire voglia di metterti in proprio all’istante? Se propendi di più per la seconda opzione, nei prossimi paragrafi troverai qualche buon suggerimento per capire se essere nomade digitale è quello che fa per te.
Cosa fanno i nomadi digitali?
Non esistono formule magiche, incantesimi o beveroni multivitaminici che ti possano trasformare in nomade digitale così, con un semplice schiocco di dita. Si tratta di un percorso molto personale che varia tantissimo da persona a persona.
Ci vuole coraggio a lasciare un posto fisso e la sicurezza economica che ne deriva, certo, ma ce ne vuole altrettanto per riuscire a costruirsi una carriera da freelance senza mollare alle prime difficoltà.
Chiunque può diventare un nomade digitale e lavorare viaggiando, anche se non ha mai sentito parlare di WordPress né di Facebook Ads prima d’ora. Basta studiare molto, anzi moltissimo. Eppure solo in pochi hanno la spinta, la determinazione e la costanza necessaria per arrivare fino in fondo.
Prima di iniziare a chiederti come lavorare e viaggiare per il mondo, ti suggerisco di iniziare a capire quali sono le tue motivazioni. Cosa ti spinge a voler intraprendere questa strada? Quali sogni vuoi realizzare? Sei sicuro che il nomadismo digitale sia il percorso più adatto per realizzare i tuoi sogni?
Cerca di essere il più onesto possibile quando rispondi a queste domande. È inutile mentire o, peggio ancora, stare sul vago. Così facendo inganni solo te stesso. Non sottovalutare l’importanza di questo momento, perché sarà proprio la tua motivazione a salvarti nei momenti di sconforto.
I lavori più diffusi per nomadi digitali
Detto questo, sappi che ci sono infinite possibilità per diventare un libero professionista del web, sia per chi ha già competenze in materia che per chi parte da zero. I lavori più diffusi tra i nomadi digitali sono (in ordine sparso):
- Web designer;
- Programmatore;
- Copywriter;
- Graphic designer;
- Video editor;
- Youtuber (per guadagnare con il programma partner di YouTube);
- Insegnante di lingue straniere;
- Coach;
- Insegnante di yoga;
- Social media manager;
- Blogger;
- Assistente virtuale;
- Traduttore;
- Consulente (fiscale, legale, SEO etc.);
- Servizio clienti.
Quelli citati sono solo alcuni esempi che ti permettono di lavorare e viaggiare per il mondo, ma naturalmente ce ne sono molti altri. Se ad esempio stai già lavorando come dipendente in uno di questi campi, puoi tentare di proporre al tuo capo un accordo per lavorare viaggiando da remoto qualche giorno alla settimana.
È un ottimo metodo per iniziare a testare il terreno e capire se la vita del freelance digitale fa davvero per te.
Se invece non hai competenze particolari in nessuno di questi ambiti, parti dalle tue passioni. Cosa ti piace fare? C’è un lavoro fra questi che ti esalta di più e che ti fa venire voglia di provarci? Affidati alla tua creatività!
Forse hai una passione particolare, qualcosa che non si vede in giro molto spesso. Magari ti piace cucire pupazzi per bambini, coltivare fiori rari o dipingere: beh, potresti pensare di aprire un e-commerce e digitalizzare il tuo hobby! Ci avevi mai pensato? Potrebbe persino diventare un lavoro a tempo pieno 🙂
Suggerimenti per creare un lavoro online: la mia esperienza personale
Qui di seguito puoi trovare tutte le attività che ho sperimentato e svolto nel corso degli ultimi anni, che mi hanno permesso di viaggiare zaino in spalla e crearmi una piccola rendita, ma soprattutto un lavoro online indipendente da uffici e orari.
Web Content & Social Media Manager freelance
Agli inizi del mio percorso come nomade digitale ho cominciato cercando collaborazioni con piccole aziende e compagnie nel settore in cui ho lavorato a Londra per due anni; grazie a siti web come Guru.com e Freelancer.com, sono riuscito a trovare microlavori con diversi business a cui servivano le mie competenze.
Il mio consiglio, se decidi di affidarti a questi portali, è quello di creare per ogni sito un profilo completo ed esauriente, evidenziando le tue precedenti esperienze, e tenere un portfolio di lavori da mostrare ad un eventuale datore di lavoro.
Oltre al Web Marketing puoi trovare lavori di traduzione, design, programmazione, sviluppo di siti web etc. Ricorda però che la retribuzione a volte è molto bassa data l’elevata concorrenza presente su questi siti, ma può essere una buona idea per iniziare e gettare le basi o trovare i primi clienti.
Monetizzare un blog con affiliazioni & SEO
A Londra ho lavorato per una compagnia che fa dell’affiliazione il suo modello di business più redditizio; il marketing di affiliazione consiste semplicemente nel promuovere un oggetto o un servizio e ricavare una commissione ogni volta che una persona acquista quel prodotto grazie alla tua raccomandazione.
Per provarci puoi iscriverti su TradeDoubler e Awin e selezionare tra le centinaia di programmi esistenti, ma anche Amazon ad esempio ha un suo specifico programma di affiliazione, oltre a siti web come Skyscanner per la prenotazione di voli e Booking per la prenotazione di hotel e ostelli in giro per il mondo.
Suggerimento forse scontato: seleziona programmi in linea con l’argomento del tuo blog, non inserire cioè link a prodotti di bellezza se nel tuo sito parli di viaggi. Utilizza inoltre programmi di affiliazione a siti che conosci e che hai già utilizzato in precedenza.
Le percentuali di guadagno non sono altissime e serve molto traffico verso il proprio sito web per guadagnare cifre consistenti, ma se sei bravo a posizionare le tue pagine web tra i primi risultati dei motori di ricerca, puoi combinare l’affiliazione con il tuo lavoro di SEO, aumentando le visite e di conseguenza le vendite dei prodotti che pubblicizzi.
Puoi anche monetizzare il blog con gli annunci pubblicitari di Google AdSense, inserendo nelle pagine del tuo sito alcuni banner, senza però esagerare per non rovinare l’esperienza di chi visita il tuo sito.
Servizi di traduzione
L’esperienza londinese mi ha permesso inoltre di lavorare selezionando il personale per decidere quali candidati chiamare ad un colloquio in azienda, scegliendo tra decine di curriculum di persone che cercavano lavoro.
Mi sono accorto che molti vengono direttamente scartati per la scarsa qualità dei loro curriculum; da qui l’idea di creare un servizio di traduzione e revisione di CV in inglese per poter dare una mano a chi è alla ricerca di lavoro nel Regno Unito e, parallelamente, ho creato anche il servizio di traduzione della lettera di presentazione in inglese.
Questo vuole essere solo un esempio per farti pensare a quale tipo di servizio potresti offrire secondo le tue precedenti esperienze lavorative; sono sicuro che c’è qualcosa che puoi inventare!
Scrivere un ebook/libro e autopubblicarsi
Se hai delle competenze riguardo un argomento specifico, può essere una buona idea scrivere una guida da vendere online, scegliendo Amazon o altri canali per la distribuzione; come già accennato il tuo sito web personale, blog o profilo Instagram è un ottimo spazio da utilizzare come vetrina per il tuo lavoro.
Nel mio caso, avevo scritto e pubblicato su Amazon tre guide – Trasferirsi a Londra, Vita da Nomadi Digitali e Voglio Cambiare Vita – che mi hanno aiutato a crearmi una entrata extra.
Se non ami scrivere e sei una persona a cui piace creare video, puoi invece pensare alla creazione di un videocorso da vendere online su piattaforme specifiche come Udemy.
Creazione di app / sviluppatore
Qualche tempo fa ho creato l’app di Viaggiare Gratis e sto lavorando a nuove idee per lanciare nuove app sui principali store; questo per dirti che potresti imparare i principali linguaggi di programmazione e diventare uno sviluppatore di app per svolgere questo lavoro a distanza.
Queste sono solo alcune idee e suggerimenti per aiutarti a trovare l’idea giusta per diventare nomade digitale; probabilmente io e te abbiamo passioni differenti quindi usa questo articolo esclusivamente come spunto e comincia a pensare a quali competenze potresti offrire online.
Come vedi mi dedico a più di un progetto perché ritengo fondamentale diversificare le entrate e più semplicemente mi aiuta anche a non annoiarmi a fare sempre lo stesso lavoro.
Ma come fare per aumentare la produttività lavorando in giro per il mondo senza capi e senza orari? Ci sono due regole fondamentali da seguire, che ti spiego qui di seguito.
Disciplina: ricorda che anche se viaggi, il lavoro è la tua priorità per pagarti le spese di trasporti, affitto e cibo! Spesso dovrai fermarti più del previsto in una città per concentrarti sui tuoi progetti e svegliarti presto proprio come facevi quando avevi un posto di lavoro fisso, ma alla fine della giornata potrai dedicarti alla visita del luogo in cui ti trovi ed esplorare posti, cibo e conoscere persone nella tua nuova nazione.
Fissa degli obiettivi: può essere difficile portare a termine un progetto senza nessuno che ti dice quello che devi fare. Per rimediare a questo problema, l’unico modo è fissare degli obiettivi a medio e lungo termine, specificando cosa vorresti raggiungere entro 3 o 6 mesi. Ti assicuro che è molto più semplice concludere i tuoi compiti in questo modo e sarai inoltre più motivato a lavorare mentre viaggi.
Non porti mai dei limiti perché sono convinto che se lavori con passione e determinazione rimarrai stupito dai risultati che puoi raggiungere.
Siti web, corsi e risorse per aspiranti nomadi digitali
Lo so, quando si è agli inizi non si sa mai da dove partire… ci sono passato anche io 😉 So quanta fatica si faccia a trovare le informazioni giuste per strutturare la propria attività da nomadi digitali.
Per fortuna negli ultimi anni le cose sono cambiate molto. Oggi sul web si possono trovare una miriade di informazioni, libri, video e risorse di ogni tipo sul tema del nomadismo digitale, sia gratuite che a pagamento. Ce ne sono talmente tante che a volte diventa davvero complicato distinguere le fonti valide da quelle inutili o, peggio ancora, ingannevoli.
Voglio quindi segnalarti qualche risorsa che è stata di fondamentale importanza nel mio percorso per vivere e lavorare viaggiando. Naturalmente questo non vuole essere un elenco definitivo ed esaustivo, ma solo uno spunto da cui partire per iniziare a orientarsi in questo mondo.
Libri
Partiamo da alcuni libri che possono darti qualche spunto utile per saperne di più sull’argomento, a cominciare dalla guida che ho scritto personalmente:
Vita da Nomadi Digitali, il mio libro sul nomadismo digitale
In questo libro ho condiviso la mia esperienza personale e ho cercato di scrivere una guida con tutti gli step per capire come vivere da nomade digitale e cambiare la propria vita, se quindi vuoi approfondire l’argomento del nomadismo digitale può essere una risorsa molto utile.
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Sulla strada giusta, di Francesco Grandis
Le coordinate della felicità, di Gianluca Gotto
- Gotto, Gianluca (Author)
The Art of Non-Conformity, di Chris Guillebeau (in inglese)
- Guillebeau, Chris (Author)
4 ore alla settimana, di Tim Ferriss
- Editore: Cairo
- Autore: Timothy Ferriss , S. Viviani
- Collana: Extra
Nomadi digitali, la guida della Lonely Planet
Anche la Lonely Planet, la famosa casa editrice che ha pubblicato centinaia di guide turistiche, ha creato una risorsa dedicata ai nomadi digitali:
Accademia Nomadi Digitali, il corso di Gianni Bianchini
Gianni Bianchini è uno dei nomadi digitali italiani più attivi sul web con video, interviste, podcast e tante altre risorse gratuite sul nomadismo digitale.
Viaggia e lavora online dal 2013 e da poco ha lanciato l’Accademia Nomadi Digitali, un percorso formativo virtuale a pagamento con corsi di specializzazione, video lezioni, live con altri nomadi e tante altre risorse utili per diventare nomadi digitali.
Conosco Gianni ed è una delle persone più competenti sull’argomento, dato che ha viaggiato in 49 Paesi lavorando online; per saperne di più sul suo corso, visita il sito ufficiale dell’Accademia.
Siti web e gruppi Facebook:
- NomadiDigitali.it, il portale creato da Alberto Mattei;
- Nomad List, risorsa molto utile creata dall’olandese Pieter Levels;
- Il canale Youtube di Dario Vignali, imprenditore nomade;
- Nomadic Notes, il sito di James Clark, viaggiatore e nomade digitale dal 2003;
- Il canale Youtube di Sergio Sala, nomade digitale messicano che racconta le destinazioni visitate;
- Nomadi digitali italiani, il gruppo Facebook italiano con oltre 13000 iscritti;
- Digital Nomads Hub, gruppo internazionale con oltre 40000 iscritti.
Personalmente, trovo che i gruppi Facebook siano la risorsa più adatta per addentrarsi nel mondo del lavoro da remoto e capirne di più sui nomadi digitali, ti offrono la possibilità di entrare in contatto e conoscere chi ha già intrapreso questo percorso e ce l’ha fatta, confrontarti e imparare molto. E perché no, fare nuove conoscenze che non guasta mai!
Offerte di lavoro per nomadi digitali
Se vuoi cercare un lavoro in remoto che ti permetterà di lavorare online e viaggiare per il mondo, le migliori risorse per trovare annunci, offerte e piccoli lavoretti da svolgere da qualsiasi parte del globo sono le seguenti:
- Fiverr: piattaforma dove iscriversi e proporre i propri servizi a partire da 5$;
- Melascrivi: si tratta di un marketplace dove scrivere contenuti per siti web o schede prodotto, a seconda delle richieste degli editori iscritti al portale;
- Upwork;
- Peopleperhour;
- Remote OK;
- Remoters;
- Remotive;
- We Work Remotely.
La maggior parte di questi siti sono in inglese, per cui tieni presente che conoscere la lingua è molto importante per avere più possibilità di trovare un lavoro a distanza che ti permetta di vivere viaggiando.
Destinazioni per nomadi digitali
Dove vivere da nomade digitale? In generale le destinazioni più gettonate sono quelle dove il costo della vita è più basso e il clima è migliore rispetto all’Italia, ad esempio durante l’inverno molti digital nomads decidono di partire verso le isole Canarie oppure verso l’Asia.
Alcune delle città più idonee per lavorare come nomade digitale sono le seguenti:
- Chiang Mai, Thailandia;
- Playa del Carmen, Messico;
- Ubud (Bali), Indonesia;
- Lisbona, Portogallo;
- Bansko, Bulgaria;
- Las Palmas de Gran Canaria, Spagna;
- Medellín, Colombia;
- Budapest, Ungheria;
- Buenos Aires, Argentina;
- Taipei, Taiwan.
Ce ne sono tantissime altre, per scegliere la tua prossima meta puoi utilizzare siti come Nomad List oppure decidere in base ai tuoi gusti e alla tua voglia di esplorare il mondo 🙂
Come gestire le proprie finanze in viaggio?
Tra gli aspetti pratici del nomadismo digitale non devi dimenticare due punti molto importanti: la gestione delle tue finanze in viaggio e l’assicurazione o assistenza sanitaria.
Per quanto riguarda le finanze, ti consiglio di affidarti ad un conto online come Revolut o Wise, che offrono una carta perfetta per viaggiare e gestire differenti valute o prelevare all’estero senza commissioni esagerate.
👉🏻 Se vuoi saperne di più leggi anche la mia guida alle migliori carte prepagate per viaggiare.
E l’assicurazione di viaggio?
Ricevere assistenza sanitaria quando ci si sposta di frequente può essere complicato, dato che le migliori assicurazioni di viaggio non ti permettono di estendere la polizza se ti trovi già all’estero – caratteristica fondamentale per tutti i nomadi digitali che spesso partono con un biglietto di sola andata.
Anche in questo caso però esiste una polizza pensata appositamente per i digital nomads che sono sempre in giro per il mondo; si chiama SafetyWing, costa solamente pochi euro al mese e l’ho provata personalmente durante il mio ultimo viaggio in Messico.
Con Safetywing puoi acquistare la polizza anche se sei già in viaggio, condizione molto importante per un nomade digitale, e rinnovare in automatico l’assicurazione ogni mese, un po’ come avviene con l’abbonamento di Netflix, in modo da non dover preoccuparti di nulla.
Serve un visto per lavorare come digital nomads?
In teoria non serve nessun visto per lavorare come nomade digitale, anche se negli ultimi anni sempre più nazioni stanno creando visti specifici (anche l’Italia) per attirare remote workers e freelance con leggi specifiche.
Vantaggi e svantaggi del nomadismo digitale
I vantaggi sono semplici: puoi lavorare da qualsiasi parte del mondo e spostarti liberamente, non sei legato a nessun orario di lavoro e nessun luogo e puoi decidere di lavorare da casa, da una caffetteria nel centro di una grande città oppure da un bar in riva al mare.
Sei generalmente più libero ma questo non vuol dire che puoi lavorare solamente poche ore al giorno, anzi, ci saranno giorni in cui dovrai lavorare anche più tempo delle classiche 8 ore a cui eri abituato, i guadagni (perlomeno all’inizio) saranno più bassi e meno stabili rispetto ad un posto di lavoro fisso, inoltre se sei una persona a cui piace la sicurezza probabilmente questo tipo di vita non fa per te.
Sarai ossessionato dalla velocità delle connessioni Wi-Fi che trovi in giro per il mondo, perché senza internet sarà difficile per te lavorare e di conseguenza guadagnare e continuare a viaggiare, e dovrai essere in grado di autocontrollarti perché sarai il capo di te stesso.
Devi inoltre trovare il giusto equilibrio tra viaggio e lavoro, stabilendo una routine che ti permetta di dedicarti a tutte le attività sia lavorative che di svago quando ti trovi lontano da casa.
Molte persone hanno questa idea che lavorare viaggiando significa stare tutto il giorno in spiaggia con un cocktail in mano come nell’immagine qui sopra. Ti assicuro però che non è così e spesso passo più tempo attaccato al MacBook rinunciando a escursioni e visite alla città in cui mi trovo pur di portare avanti il mio progetto.
Conclusioni
Come avrai intuito, la mia esperienza lavorativa di Londra è stata fondamentale per cambiare mentalità sul mondo del lavoro e reinventarmi con una nuova professione.
Sono una persona a cui piace sperimentare e prendere qualche rischio e solo con il tempo sono riuscito a raggiungere dei buoni risultati, per cui se vuoi seguire questa strada non aspettare altro tempo, ascolta il tuo istinto e comincia il prima possibile… sempre meglio provare e fallire piuttosto che rimanere con il dubbio tutta la vita!
Con questo articolo dovresti già avere un buon punto di partenza per studiare il nomadismo digitale e capire se è quello che stai cercando per cambiare vita e lavorare viaggiando.
Spero davvero di averti aiutato a schiarirti le idee su come diventare un nomade digitale, ma se hai qualche altra domanda da farmi a riguardo, puoi scrivermi nei commenti. Non mi resta che augurarti in bocca al lupo per la tua nuova avventura!